La fontana del Gigante è una delle fontane monumentali di Napoli di inizio XVII secolo; è locata nel centro storico in via Partenope, a poca distanza dal castel dell’Ovo.
In origine fu posizionata in quella che ora conosciamo come Piazza Plebiscito, agli inizi dell’omonima salita del Gigante. Il nome del monumento deriva dal fatto che nel 1670, in seguito ad un ritrovamento di un busto gigante di Giove a Cuma, questo venne inglobato nella fontana, per poi essere rimosso nel 1807.
Una seconda denominazione le fu assegnata in seguito al 1815, anno in cui fu rimossa da Piazza Plebiscito a causa dei lavori di sistemazione della salita del Gigante e fu spostata verso il molo, di fronte alla costruzione dell’Immacolatella realizzata da Domenico Antonio Vaccaro. Da quel momento, infatti, la fontana è anche nota come “Fontana dell’Immacolatella“. Ancora una volta, però, la necessità di eseguire alcuni lavori di ampliamento ne determinarono la rimozione.
Dal basamento, si innalzano tre archi a tutto sesto sorretti da quattro pilastri. Sotto l’arco centrale, il più alto e largo dei tre, si trova una piccola vasca sorretta da due animali marini, anche se in origine si trattava di due sirene, mentre in quelli laterali due statue sorreggono un mostro marino dal quale sgorgava l’acqua per la vasca sottostante. Di fronte ad ogni pilastro si trova una colonna, mentre alle due estremità della struttura si ergono due cariatidi che reggono una cornucopia. In alto, sopra ogni arco, si trovano, ai lati, gli stemmi del vicerè e della città e, al centro, quello del re sorretto da due putti.
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